La Francia ci ha abituato ad attrici iconiche di una bellezza che sorpassa i confini del tempo e dello spazio. Questo tratto è visibile nelle grandi attrici del passato, quali ad esempio Brigitte Bardot, ma anche nelle donne che tutt’ora lavorano nel mondo del cinema. A dispetto di ciò che accade in molti paesi, la bellezza e lo stile delle donne francesi sembra mantenersi inalterato nel corso del tempo e diventare un valore aggiunto al fascino delle attrici d’oltralpe. Catherine Deneuve è un emblematico caso di questa bellezza e di questo stile.
La storia di Catherine
Nata nel 1943 da genitori attori e doppiatori francesi, Catherine debutta ancora adolescente nel film del 1956 Le Collegiali. Dopo alcune parti poco interessanti, le quali le fanno quasi pensare di abbandonare il mondo del cinema, Catherine incontra il regista Jacques Demy che le offre il ruolo di protagonista nel film musical Les Parapluies de Cherbourg. Siamo nel 1964 e, grazie a questa parte vivace e sentita, Catherine inizia una carriera sfolgorante ma caratterizzata da scelte qualitativamente altissime. Gli anni ’60 la vedono lavorare per registi quali Roman Polanski e il surreale Bunuel, che la vuole protagonista del pluripremiato Bella di Giorno. Bella di Giorno racconta con grazia e stile le vicende di una donna borghese annoiata, che di giorno lavora come prostituta d’alto borgo per vincere la routine. La sua interpretazione in questo classico del cinema è elencata nelle migliori 1000 di tutta la storia del cinema secondo il Premiere Magazine.
Le collaborazioni all’estero
Negli anni ’70 Catherine Deneuve lavora senza sosta in patria e anche all’estero, collaborando anche in Italia con registi del calibro di Dino Risi, Mauro Bolognini e Marco Ferreri. Di questi anni sono le sue apparizioni a Hollywood. Le esperienze hollywoodiane non conquistano però il cuore di Catherine Deneuve e lei stessa non ne parlerà come di momenti positivi della sua carriera. La svolta nella sua carriera arriva ancora una volta in patria, con la partecipazione come protagonista ne L’ultimo Metrò di Francoise Truffaut, film grazie al quale riceve un premio César come attrice protagonista. Nel 1992 vince nuovamente il premio con Indocina, film che la vedrà candidata all’Oscar come migliore attrice protagonista.
Gli ultimi anni
Negli anni ’90 e negli anni 2000, Catherine Deneuve lavora con meno frequenza al cinema e al teatro, dedicandosi a pochi e selezionati progetti e portando avanti la sua opera di ambasciatrice UNESCO. Nella sua lunga e prolifica carriera l’attrice d’oltralpe ha girato un grande numero di pellicole, tutte caratterizzate da un’eccellente qualità di soggetto e di produzione e dalla collaborazione con i migliori nomi del firmamento cinematografico mondiale.
Catherine Deneuve è considerata come una delle più grandi attrici francesi. Con il suo stile e il suo charme ha contagiato i migliori stilisti e creatori di moda del secolo scorso, diventando un punto di riferimento di eleganza, ma anche di carattere, autonomia e autoironia. Forse il segreto del fascino francese risiede in questo aspetto: la capacità di lavorare in modo sublime senza mai perdere la femminilità, anzi rendendola ancor più irresistibile con il passare degli anni.