Il cinema indipendente rappresenta un’alternativa stimolante e diversificata rispetto alle produzioni mainstream, capace di offrire agli spettatori esperienze cinematografiche uniche ed innovative.
Caratterizzato da grande libertà creativa e budget spesso limitati, il cinema indipendente si distingue per l’originalità e l’audacia nell’affrontare tematiche complesse e fuori dai canoni delle grandi produzioni, delineando una natura “esente da rapporti di dipendenza o subordinazione” e quindi libera ed autonoma, tanto per citare la definizione del termine “indipendente” che possiamo trovare all’interno di un qualsiasi dizionario.
Sconvolgenti, strani, coraggiosi e senza limiti: i film indipendenti nascono in risposta alle limitazioni artistiche e commerciali imposte dall’industria cinematografica, dove contenuti e narrazioni seguono uno schema preciso con l’obiettivo di attirare quanti più spettatori possibili e monetizzare al massimo.
Al contrario, il cinema indipendente vuole dare voce a storie e prospettive spesso trascurate dai circuiti tradizionali, e rappresentare le idee e la visione del regista o del produttore senza che vi siano vincoli di sorta. Un ritorno all’essenza più pura dell’arte, dove l’opera non deve sottostare a vincoli economici o politici, ma essere libera, autentica, slegata e totalmente senza freno alcuno.
I 10 migliori film indipendenti del decennio
Abbiamo stilato una lista dei migliori film indipendenti degli ultimi dieci anni, prendendo in esame produzioni comprese tra il 2013 ed il 2023.
Iniziamo!
The Place Beyond the Pines – Come un tuono (2013)
Luke Glanton (Ryan Gosling) si guadagna da vivere come stuntman in uno spettacolo itinerante e durante una tappa presso la cittadina di Schenectady scopre di avere un figlio, frutto di una precedente relazione con Romina (Eva Mendes). Deciso a prendersi cura del bambino, abbandonerà lo spettacolo per dedicarsi alla più remunerativa attività di rapinatore, sfruttando la sua grande abilità con le moto. Il suo destino si incrocerà con quello del poliziotto Avery Cross (Bradley Cooper), dando vita ad una serie di eventi narrati nell’arco di 15 anni.
Un dramma avvincente che esplora diversi temi, capace di catturare l’attenzione dello spettatore con una storia ricca di colpi di scena e personaggi complessi, mostrando come le scelte del passato possano avere un impatto profondo sul futuro.
Regia di Derek Cianfrance.
Locke (2013)
Ivan Locke (Tom Hardy), capocantiere di successo, si trova di fronte a un bivio: assistere alla nascita del figlio illegittimo da una donna con cui ha avuto una relazione extraconiugale o presenziare ad un’importante riunione di lavoro che potrebbe determinare il futuro della sua carriera.
Durante un notturno viaggio in auto, Locke è costretto a fare i conti con le conseguenze delle sue scelte, affrontando telefonicamente la rabbia della moglie tradita, la delusione dei suoi figli e la pressione del suo capo.
“Locke” è un dramma intenso e claustrofobico che si svolge interamente all’interno di un’auto, con un solo personaggio a schermo, dove l’unico spazio di manovra del protagonista è quello emotivo. Attraverso le telefonate, Locke rivela le sue fragilità ed i suoi dilemmi morali, mostrandosi come un uomo comune alle prese con scelte difficili che mettono a nudo la sua umanità.
Regia di Steven Knight.
Snowpiercer (2013)
Ambientato nel 2031, il film segue un gruppo di sopravvissuti che vive su un treno chiamato “Snowpiercer”, l’unico rifugio mobile in grado di attraversare un mondo interamente ghiacciato. Il treno è diviso in classi sociali, con i più ricchi che vivono nella parte anteriore del treno ed i più poveri confinati nelle ultime carrozze, oppressi dalla milizia dei privilegiati.
Il protagonista, Curtis (Chris Evans), insieme ai suoi alleati, decide di ribellarsi all’oppressione e guidare una rivolta fino alla locomotiva per affrontare il creatore del treno, Wilford (Ed Harris).
La storia mescola azione, dramma e riflessioni filosofiche sulla società, il potere e la sopravvivenza umana in un mondo in rapido cambiamento ed offre una visione di speranza per il futuro.
Regia di Bong Joon-ho.
Green room (2015)
Gli Ain’t Rights, una band punk composta da Pat (Anton Yelchin), Sam (Alia Shawkat), Reece (Joe Cole) e Tiger (Callum Turner), si ritrovano a suonare in un locale frequentato da suprematisti bianchi nel bel mezzo dell’Oregon. Nonostante l’ambiente ostile ed un pubblico non proprio entusiasta, la band porta a termine il concerto.
Tuttavia, la vera tragedia inizia dopo lo spettacolo: mentre cercano di andarsene, i componenti del gruppo assistono involontariamente ad un brutale omicidio commesso da uno degli skinhead. Provano a chiamare la polizia, ma vengono intercettati e rinchiusi nel camerino, la “green room” del titolo, dove inizieranno un incubo all’insegna della sopravvivenza.
Green Room è un film crudo e violento, ma allo stesso tempo potente e coinvolgente, un thriller che non lascia indifferenti e che invita a riflettere su temi di grande attualità.
Regia di Jeremy Saulnier.
Victoria (2015)
La giovane spagnola Victoria (Laia Costa) durante una serata in un club di Berlino incontra quattro ragazzi del posto: Sonne (Frederick Lau), Boxer (Franz Rogowski), Blinker (Burak Yigit) e Fuss (Max Mauff). Attratta dalla loro spontaneità e dalla voglia di vivere la città in modo autentico, Victoria decide di seguirli per le strade di Berlino durante la notte. Il resto della vicenda ruoterà intorno ad una rapina dai risvolti imprevedibili.
Victoria è un thriller avvincente e commovente, realizzato in un unico piano sequenza per l’intera durata, che cattura lo spettatore dall’inizio alla fine, un film che invita a riflettere sulla natura umana e sulle sfide che la vita ci riserva.
Regia di Sebastian Schipper.
Logan Lucky – La truffa dei Logan (2017)
Jimmy Logan (Channing Tatum) un operaio edile disoccupato, affamato di vendetta per il licenziamento, trama un’elaborata rapina alla Charlotte Motor Speedway, il posto in cui lavorava, da effettuarsi durante la leggendaria gara di auto Coca-Cola 600. Coinvolge suo fratello Clyde (Adam Driver), veterano di guerra con un solo braccio, sua sorella Mellie (Riley Keough), una parrucchiera esperta di motori, un detenuto esperto di esplosivi, Joe Bang (Daniel Craig), ed i fratelli di quest’ultimo, Sam (Brian Gleeson) e Fish (Jack Quaid).
La Truffa dei Logan è un film divertente e coinvolgente con un cast stellare ed una trama ricca di colpi di scena. Un thriller con una dose di commedia nera che piacerà agli amanti dei film di rapine ed heist movie.
Regia di Steven Soderbergh.
Midsommar – Il villaggio dei dannati (2019)
Dani (Florence Pugh), una giovane americana afflitta da un lutto familiare, accompagna il suo fidanzato Christian (Jack Reynor) ed un gruppo di amici in un remoto villaggio della Svezia per celebrare il Midsommar, la tradizionale festa di mezza estate. Inizialmente accolti con calore ed ospitalità dagli abitanti del luogo, immersi in una natura incontaminata e in una cultura ricca di tradizioni, i ragazzi si ritrovano ben presto intrappolati in una realtà inquietante e macabra.
Horror che ha diviso critica e pubblico, Midsommar è un film che ha comunque saputo guadagnarsi un buon seguito di appassionati per via di un atmosfera profondamente disturbante e per le riflessioni su tematiche quali perdita e dolore.
Regia di Ari Aster.
The Nest – L’inganno (2020)
Anni ’80. Rory (Jude Law), ambizioso imprenditore inglese trasferitosi negli Stati Uniti per lavoro, decide di tornare nel suo paese natale con la moglie americana Allison (Carrie Coon) ed i loro tre figli. Acquista un’imponente residenza vittoriana immersa nella campagna inglese, con l’obiettivo di creare una vita agiata e di successo per la sua famiglia.
Tuttavia, sotto la superficie di apparente felicità e prosperità si celano segreti e tensioni: l’atmosfera nella casa vittoriana diventa sempre più cupa ed opprimente, man mano che i fantasmi del passato riemergono e le bugie di Rory vengono a galla. L’isolamento, la claustrofobia e i segreti nascosti creano un clima di tensione insostenibile che porterà a un drammatico punto di rottura.
Regia di Sean Durkin.
Shiva Baby (2020)
Danielle (Rachel Sennott), studentessa universitaria ebrea e bisessuale, si reca alla seduta di shiva, un rituale di lutto ebraico per la morte di un familiare. Già in ritardo e stressata, Danielle si trova ad affrontare una serie di situazioni imbarazzanti e caotiche.
Incontra la sua ex fiamma, Maya (Molly Gordon), con cui ha avuto una relazione significativa, e si imbatte nel suo sugar daddy, Max (Danny Deferrari), accompagnato dalla moglie e dal loro bambino. Danielle cerca di nascondere le sue relazioni e le sue difficoltà finanziarie a genitori e parenti, mentre la situazione diventa sempre più surreale e grottesca.
Commedia nera audace ed originale che affronta con ironia e sarcasmo temi come identità sessuale, pressione sociale e relazioni disfunzionali.
Regia di Emma Seligman.
All of Us Strangers – Estranei (2023)
Adam (Andrew Scott) un uomo introverso e solitario che lavora come sceneggiatore, vive a Londra in un condominio semivuoto. Una sera incontra per caso Harry, un affascinante e misterioso vicino di casa. Tra i due nasce un’intesa immediata e Adam si ritrova attratto da Harry, nonostante la sua reticenza ad aprirsi e a parlare del suo passato.
Mentre la loro relazione si intensifica, Adam viene tormentato da ricordi dolorosi della sua infanzia. Decide quindi di fare un viaggio nella sua città natale per fare i conti con il passato. Lì, si ritrova faccia a faccia con i fantasmi dei suoi genitori, morti quando era ancora un bambino.
Tratto dall’omonimo romanzo di Taichi Yamada, Estranei è un film commovente e toccante che esplora con profondità temi universali come il trauma, la guarigione, l’identità e l’amore.
Regia di Andrew Haigh.
L’elenco appena redatto, pur essendo frutto di gusti personali, offre la possibilità di fruire di alcuni tra i migliori film indipendenti degli ultimi dieci anni, film da vedere assolutamente, per cui, se ve ne foste perso qualcuno, approfittatene!
Buona visione.